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Radicchio di Verona, Treviso e rosa
Radicchio Rosso di Verona
Radicchio Rosso di Verona
Radicchio Rosso di Verona

Il radicchio rosso di verona, prodotto tipico della regione veneto, è una delle colture più diffuse sul territorio veronese, in particolare nelle campagne tra Minerbe, Cologna Veneta e Roveredo di Guà.
Riscoperto grazie agli studi di erboristeria nel 1500 e 1600, il radicchio venne allora rivalutato e apparve nelle insalate per la prima volta.

Il radicchio rosso è una cicoria, Cichorium intybus e dunque un nobile parente della pianta, che spontaneamente cresce lungo i cigli delle strade, colorandoli con l'azzurro intenso dei suoi fiori. Considerata, a torto, pianta di poco conto, per secoli, in tutta Europa, le sue foglie sono state apprezzate come verdura e foraggio e le sue radici carnose venivano seccate, tostate e macinate per utilizzarle come surrogato del caffè.

Quanto alla varietà a foglia rossa, gli esperti ritengono che sia di lontana origine orientale, introdotte nei possedimenti di terra della Repubblica di Venezia nel '400 e dal secolo successivo intensamente coltivata, specialmente nel Trevigiano.

Il Radicchio Rosso di Verona deriva da una intensa azione di selezione effettuata nei secoli dagli orticoltori della pianura veronese: nella monografia della Provincia di Verona relativa all’Inchiesta Agraria del 1882, già si ricorda che il radicchio nella campagna veronese è “insalata frequentissima in ogni stagione” e ne vengono descritte le tradizionali tecniche di imbianchimento “in modo da ottenere foglie lunghe, tenere, bianche e dolci”.

Il prodotto “Radicchio Rosso di Verona”, può essere distinto in “tipo precoce” oppure “tipo tardivo”; il primo ha per caratteristiche foglie sessili, intere, con margine privo di frastagliature e piegate verso l’alto. Favorite dalle basse temperature invernali, assumono la tipica colorazione rosso scuro intensa e, addossandosi le une alle altre, donno al cespo la forma di tipico grumolo compatto. La nervatura principale delle foglie, molto sviluppata, è di colore bianco; per quanto riguarda il “tipo tardivo”, dopo l’intervento di forzatura e imbianchimento, le foglie acquisiscono la tipica croccantezza, con gusto leggermente amarognolo.
Il cespo ha un peso di 150-350 grammi per il “tipo precoce” e di 100-300 grammi per il “tipo tardivo”; viene commercializzato con una piccola parte della radice (fittone) di lunghezza non superiore a 4 cm e di diametro proporzionale alle dimensioni del cespo stesso.

Al radicchio la pianura veronese dedica numerosi appuntamenti, tra fiere, mercati e sagre: i più importanti sono quello di Dicembre a Cologna Veneta, con la festa provinciale del radicchio, quello di Gennaio a Roveredo di Guà con la Sagra del Radicchio e quello di Casaleone nella prima decade del mese di Novembre.

Per ulteriori informazioni:
www.tourism.verona.it/_vti_g1_IDPROD4.aspx?rpstry=25
www.regione.veneto.it/Economia/Agricoltura+e+Foreste[...]

 

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